Avevo preparato questo intervento per il Consiglio comunale del 29 maggio 2014, appositamente richiesto sulle attività produttive e commerciali da noi dell’Opposizione per discutere del loro stato di difficoltà. Nel concederci per legge il Consiglio comunale però, la Maggioranza ha inserito il riconoscimento di una enorme mole di debiti fuori bilancio, prima negati, poi portati a riconoscimento grazie ai soldi ricavati dalla convenzione con la piattaforma rifiuti. Così, difronte alla negazione della nostra richiesta di avere il tempo di valutare questi debiti fuori bilancio in apposite commissioni consiliari e con gli appositi uffici, i componenti dei gruppi consiliari Alleanza Democratica e Bisignano al Centro, abbiamo deciso di abbandonare i banchi del Consiglio. Non ho potuto dunque partecipare alla discussione sulle attività produttive e pronunciare il relativo discorso, che per Vostra contezza riporto di seguito:
”Sulle attività produttive siamo intervenuti più volte in Consiglio Comunale. Vi abbiamo continuamente esortato a indirizzare la Vostra azione politica e amministrativa verso il sostegno alle attività produttive, alle aziende e alle attività commerciali della nostra Città. Nonostante tutto non abbiamo visto cambi di rotta. Abbiamo così deciso di chiedere un Consiglio Comunale sul punto, perché davvero seria ci sembra la situazione delle attività produttive.
La crisi economica che imperversa in Italia sta infatti determinando la chiusura di decine e decine di attività produttive al giorno. Questa crisi, da quello che dicono i rapporti economico – sociali, sta colpendo soprattutto il Sud.
A tal proposito Vi invitiamo a considerare:
1) Che la nostra città non è esente da questa crisi, anzi le nostre attività produttive stanno risentendo in maniera esagerata di questa situazione,
2) Che le tasse altissime istituite dalla Vostra amministrazione stanno peggiorando molto la loro situazione.
3) Che la situazione è particolarmente grave per le attività produttive del centro storico, che risulta abbandonato e spopolato. Basti pensare che una volta la via Vittorio Veneto – più nota come ‘Calvario’ – era un po’ il Corso Mazzini cosentino di Bisignano. Oggi sono poche le attività rimaste aperte, e molte le vetrine con cartelli affittasi e vendesi, per lo spostamento del paese a valle.
4) Che la zona industriale fa dispiacere solo a guardarla, così deserta, così degradata. Basti pensare che ci sono stati per mesi due copertoni di camion a segnalare un’enorme buca sulla strada principale; che l’erbaccia è quasi sempre alta; che l’area non è coperta da una linea adsl; che non è illuminata la sera; che non è stata poi realizzata la convenzione con l’ASI, come da Voi promesso nel programma elettorale;
5) Che la Vostra Amministrazione non ha finora inteso promuovere nessun incontro con i produttori e i commercianti della Città, per venire incontro alle loro esigenze, per soddisfare le loro eventuali richieste di collaborazione;
6) Che non è stato formulato dalla Vostra Amministrazione un PIANO COMMERCIALE utile a rendere più agevole l’operato delle attività produttive, a migliorare la loro cooperazione, ed evitare disagi alle stesse.
7) Che l’approvazione della piattaforma dei rifiuti sta facendo seriamente preoccupare tutte quelle attività produttive del territorio che lavorano nel campo dell’agricoltura e del turismo eno-gastronomico.
TUTTO CIO’ CONSIDERATO:
Proponiamo:
1) Di organizzare al più presto un incontro con i rappresentanti delle attività produttive della Città e istituire una CONSULTA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, che possa servire a far incontrare e dialogare periodicamente queste ultime e l’Amministrazione comunale;
2) Di redigere, insieme ai responsabili delle attività produttive, UN PIANO COMMERCIALE utile a creare le condizioni per il più proficuo e armonioso sviluppo produttivo e commerciale
3) Di incontrare al più presto i dirigenti dell’ASI di Cosenza e stipulare con loro una CONVENZIONE per la valorizzazione della zona industriale di Bisignano, che contenga un piano di realizzazione di un distretto industriale e aziendale a carattere agroalimentare.
4) Di incontrare le associazioni di agricoltori e insieme a loro avviare le procedure per la richiesta del marchio DECO su alcuni prodotti agricoli del territorio.
Le denominazioni comunali d’origine (De.C.O.), o denominazioni comunali (De.Co.), sono marchi di garanzia nati in seguito alla legge nº 142 dell’8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali
5) Predisporre subito l’apertura di uno SPORTELLO IMPRESA per fornire alle attività produttive del territorio tutte le informazioni utili ai rapporti con la Pubblica Amministrazione e le opportunità di finanziamento offerte da Enti locali, Stato e Unione Europea.
Sono misure che, se realizzate e supportate da adeguato impegno politico e amministrativo, potranno risolvere la crisi e rilanciare l’economia della nostra Città e del comprensorio.
Grazie.
(Francesco Lo Giudice)