Il 14 novembre c.a. ho partecipato presso la sede del Ministero Affari Regionali a Roma a un interessante convegno organizzato in collaborazione con Laboratorio Democratico, l’associazione politica che fa capo a Gianni Pittella, dal titolo: “Le zone franche come politica di sviluppo del mezzogiorno”.
Qualche mese prima avevo suggerito allo stesso Pittella, in una manifestazione da Lui organizzata, di concentrarsi sulle zone economiche speciali per rilanciare il sud Italia (il mio intervento è visibile a questo indirizzo: http://www.francescologiudice.it/?video=francesco-lo-giudice-a-venti-del-sud-uniniziativa-di-gianni-pittella).
A questo convegno hanno partecipato diversi esponenti del mondo politico e universitario italiano, e si è appunto discusso dell’opportunità o meno di investire sulla creazione di zone economiche speciali al sud, al fine di sprigionare le potenzialità imprenditoriali e occupazionali dello stesso. L’incontro è stato presieduto dall’on. Maria Carmela Lanzetta, Ministro per gli Affari regionali che ha fortemente voluto questa iniziativa ed è stato concluso dall’on. Gianni Pittella, Capogruppo S&D al Parlamento europeo. In quell’occasione ho avuto il piacere di intrattenermi a conversare con il Ministro Lanzetta e Le ho fatto dono di una copia del mio libro ”cambiare il sud per cambiare l’Italia”.
L’intenzione del Ministro è quello di istituire un tavolo di lavoro permanente presso il Ministero che si occupi di formulare strategie di sviluppo per l’Italia meridionale, nella convinzione condivisa con tutti i partecipanti al convegno, che il progresso dell’Italia meridionale sia condizione ineludibile al progresso dell’intero Paese.
Così, dopo aver espresso Lei la mia intenzione di collaborare a questo progetto, qualche giorno fa mi sono visto recapitare l’invito via email per il secondo incontro, dal titolo: ”Verso Sud, per una strategia di sviluppo”, che si è tenuto a Roma il 18 dicembre c.a. presso la Sala Monumentale del Ministero.
L’incontro è stato davvero interessante perchè Vi hanno partecipato tutti i Presidenti delle regioni meridionali ( o loro vicari) compreso il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il cui discorso è stato da tutti apprezzato, i vertici della Svimez, compreso il Presidente Adriano Giannola, nonché alcuni ex ministri come Alessandro Bianchi.
Il filo conduttore del seminario è stato il nuovo ruolo che spetta al sud Italia per le relazioni economiche con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (nordafricani e mediorientali) nonché con tutti quei Paesi (Cina in primis) che hanno necessità di far transitare, nel Mediterraneo, le proprie merci destinate ai mercati europei. Nuova quindi non è stata la discussione sulla questione meridionale (come ha ben detto il presidente Oliverio) ma il contesto socio politico nel quale oggi il meridione è chiamato a operare per beneficio non solo dell’Italia ma dell’Europa unita. L’incontro è stato concluso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, che ha confermato l’intenzione del Governo di segnare un cambio di passo nei confronti del sud, rispetto a quanto fatto dai Governi precedenti.
Alla fine ho avuto il piacere di intrattenermi a conversare con alcuni di loro. Me ne sono tornato soddisfatto, con la speranza che si possa dar seguito davvero a una storia nuova del nostro Paese.