Non appena i coniugi Misasi, noti allevatori di alani e miei carissimi amici, mi hanno comunicato la loro intenzione di voler aprire un parco faunistico a Bisignano ho provato subito gioia, per due motivi molto semplici:
– primo perchè questa è la dimostrazione tangibile, l’ennesima dimostrazione tangibile, che su questo magnifico pianeta non vive solo e soltanto chi, in nome e per conto del non-onnipotente Dio Denaro, tende con incoscienza e tanta indifferenza a distruggere l’ambiente in cui vive e la natura in generale (vedi da ultimo il disastro ambientale provocato dalla vecchia petroliera Prestige a largo delle coste spagnole) ma, per nostra fortuna, vi è anche chi, come Pino e Katia Misasi, questo il nome dei proprietari del parco-zoo, ama e protegge la natura stessa ed i suoi abitanti, cercando con entusiasmo e passione, di trasmettere agli altri tale riguardo, tale rispetto e tale amore.
– secondo perchè in qualità di cittadino bisignanese non può non farmi piacere sapere che questo neonato parco faunistico “Misasia” di Bisignano sia l’unico, sottolineo unico, parco faunistico privato che la regione Calabria possa vantare.
Il parco, vera e propria oasi naturalistica generosa di pace e tranquillità, si estende su una superficie di circa 6.000 mq in contrada Campovile, in prossimità del fiume Crati, a 10 km dalla riserva naturale del Lago di Tarsia e a 5 km dallo svincolo autotradale A3 di Torano, pertanto facilmente raggiungibile.
Al suo interno vivono meravigliosi esemplari di numerose specie, comuni ma soprattutto rare, che scorazzano e convivono in piena armonia ed evidente benessere. Accanto alle tante specie conosciute come scoiattoli, cavalli, uccelli, cani, oche papere, si possono osservare animali rari come petauri, cincillà, pappagalli amazzoni, colombi e polli ornamentali, capre e pecore nane, maialini vietnamiti, anatre caroline e smergo cuculato, pony shetland e tanti altri ancora. A tutti questi animali, legalmente importati e detenuti, è assicurata una vita il più possibile vicina alla condizione selvatica, sia in termini di socializzazione che di spazi e stimoli naturali, compatibile con la loro sicurezza e quella dei visitatori, in particolar modo dei bambini. Il parco faunistico Misasia rappresenta insomma un luogo ideale per trascorrere una giornata di relax con la famiglia, gli amici e gli animali, che sono maestri di vita e di regole. La bellezza, l’armonia, la profusione dei colori ed i versi degli animali sono uno spettacolare libro aperto sulla natura, quella stessa natura che Platone definiva “enigmatica poesia”.
Ma questo luogo assume un’ulteriore bellezza se si pensa che esso stia mirando, come già succede in altre parti d’Italia e nel mondo, ad interagire e collaborare con scuole, aziende sanitarie e case di riposo per intraprendere insieme percorsi educativi, didattici e terapeutici. Una passione, quella dei coniugi Misai, trasformatasi dunque in lavoro ed in impegno sociale e culturale.
Non è mistero infatti che, per quanto riguarda il rapporto uomo-animale, ricerche scientifiche hanno dimostrato che il contatto con gli animali aiuti sia i bambini, perchè li stimola a sviluppare responsabilità e rispetto, sia le persone che hanno difficoltà di apprendimento e relazione, handicap o patologie di natura psichica e fisica. E’ l’obiettivo della “pet therapy”, ossia la terapia assistita con animali da compagnia che in paesi come la Francia e gli Stati Uniti d’America ha già riscosso molto successo. In Francia, sono state create su tutto il territorio delle “fattorie pedagogiche”, sia per bambini normodotati che per soggetti affetti da disturbi psicologici e l’intento di portare a conoscenza gli scolari dei cicli della vita animale e vegetale ha dato risultati insperati.
Ecco perchè una struttura come questa, nata in questo contesto e con queste ambizioni, oltre a rappresentare un volano di sviluppo economico, può rappresentare un importante strumento di crescita culturale e sociale che da a Bisignano ed al suo comprensorio un’ulteriore spinta di civiltà.
E, se è vero com’è vero, così come affermò Cicerone, che “la contemplazione della natura è pascolo dell’anima”, invito tutti voi a visitare quanto prima “Misasia”, meraviglioso parco degli animali, dove il tempo sembra fermarsi.
Scritto il 04 dicembre 2002 e pubblicato su la Gazzetta del Sud dell’08 gennaio 2003
Francesco Lo Giudice