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HPIM0417.JPGcommissione ambiente regione

L’audizione di oggi era stata decisa nella scorsa audizione avvenuta il 06 novembre. A questa nuova audizione erano stati invitati a relazionare, oltre a noi Consiglieri comunali di opposizione, anche l’Assessore regionale all’ambiente, Pugliano, il Dirigente regionale del Dipartimento ambiente, Gualtieri, e il Sindaco di Bisignano.

Questi ultimi tre non si sono presentati. 

La Commissione era quasi al completo con 8 Consiglieri regionali. Da Bisignano siamo partiti Io in qualità di Capogruppo consiliare, il collega Capogruppo Francesco Fucile, Graziano Fusaro e Francesco Chiaravalle, rispettivamente Segretario e Vicesegretario Udc di Bisignano. Da Lattarico è venuto con noi il Capogruppo consiliare PD Eugenio De Gattis.

Ha introdotto i lavori il Presidente della Commissione, on. Gianluca Gallo. Subito dopo ha preso la parola il collega Fucile che, dopo aver evidenziato ulteriori vizi di legittimità circa il procedimento amministrativo di realizzazione dell’impianto rifiuti a Bisignano,  ha letto il testo della diffida che noi Consiglieri comunali di opposizione abbiamo diretto a Dirigente del Dipartimento Gualtieri e all’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano, proprio per renderli edotti che il procedimento è viziato da vincoli ostativi e ambientali insuperabili. 

Successivamente è stata data a me la parola, e ho esposto quanto segue: 

Sono Francesco Lo Giudice, Capogruppo di opposizione del Comune di Bisignano. Saluto tutti i presenti e ringrazio questa Commissione per aver preso in considerazione le istanze delle forze consiliari di opposizione. Noi siamo qui per evidenziare le contraddizioni di questa operazione circa le MODALITA’ e la TEMPISTICA con le quali essa si sta compiendo, nonchè le DIMENSIONI dell’impianto che si vuole realizzare, e che sollevano seri sospetti circa le finalità dell’operazione medesima.

A tal proposito, ripercorro i passaggi più salienti di questo procedimento:

25.10.2013
– La prima commissione Capigruppo per decidere Consiglio comunale di approvazione della convenzione con la regione Calabria, senza che a noi Capigruppo dell’opposizione fosse fornita copia della bozza di convenzione, nè di relazioni tecniche, nè corredata di nessuna valutazione di impatto ambientale o economico. 

il 29.10.2013  
il 1° Consiglio comunale per discutere e approvare la convenzione di cui sopra presentataci senza la necessaria e opportuna documentazione: ovvero senza progetto preliminare dell’impianto,  senza relazione tecnica, senza valutazioni di nessun genere, senza mappe catastali del sito individuato. In quella sede, abbiamo espresso le perplessità dell’operazione e sollevato i vizi di legittimità presenti nella bozza di convenzione: vincoli ambientali, vincoli PAI. Successivamente alla seduta del Consiglio ci siamo anche accorti della non coincidenza tra fogli di mappa e tra particelle catastali individuate nella bozza di convenzione con quelle individuate nella delibera comunale.

L’Amministrazione provvede a modificare la bozza di convenzione nelle parti da noi dichiarate ambigue e sulle quali avevamo espresso i nostri dubbi, e il

13.11.2013
Viene convocata la seconda Commissione Capigruppo e ci viene comunicata in meno di 24 ore. Dalla sera per la mattina successiva. Noi contestiamo la mancanza del tempo regolamentare per la convocazione e il 

14.11.2013 
viene convocata nuovamente la Commissione Capigruppo, questa volta nei tempi corretti. A questa seconda Commissione  ci viene comunicato che la convenzione è stata modificata e che va nuovamente discussa e approvata in Consiglio comunale. Ma di questa nuova bozza di convenzione non ci viene data copia (Pur essendo già disponibile). La copia viene consegnata solo il giorno dopo ai componenti della Commissione Ambiente.

il 17.11.2013
viene convocato il 2° Consiglio comunale con carattere di ”urgenza” (che noi abbiamo contestato) per approvare la  nuova convenzione. Durante questo Consiglio, al quale mi sono presentato solo Io in rappresentanza dell’opposizione, abbiamo chiesto il rinvio della seduta a data postuma a quella di questa odierna audizione. Ma l’Amministrazione ha votato contro il rinvio della seduta consiliare. (!!!) Così, dopo aver letto una dichiarazione a nome di tutti, il sottoscritto ha abbandonato i lavori del Consiglio comunale contestando l’immotivato ed inopportuno carattere di urgenza della seduta.

Questo per quanto riguarda le modalità e la tempistica. Per quanto attiene alle dimensioni di questo impianto, ricordo a questa Commissione che esso è stato concepito per sopperire alle carenze infrastrutturali di tutta l’area Calabria Nord, ossia di tutta la Provincia di Cosenza, che è composta come sapete da oltre 150 comuni e circa 700.000 abitanti. Un impianto destinato a ospitare e gestire circa 180.000 tonnellate all’anno di rifiuti (!!!). Stime che, secondo i calcoli, porterebbero un transito quotidiano di circa 50 camion dei rifiuti ogni giorno verso tale impianto, in una delle zone, la Media Valle del Crati, più fertili della Calabria, a spiccata e riconosciuta vocazione agricola, dalle elevate potenzialità turistiche di ogni genere. 

Pur avendo però più volte suggerito una maggiore ponderazione e una accurata concertazione con: – opposizioni politiche – associazioni del settore – amministrazioni dei comuni vicini, non siamo stati ascoltati. 

PER QUESTI MOTIVI 
ci appelliamo al Vostro buon senso e Vi invitiamo a trarne le giuste considerazioni. Grazie!

Ho cercato insomma di dimostrare che l’attuale Amministrazione comunale non fosse approssimativamente nel giusto, ma decisamente nell’errore, per i motivi che ho illustrato.  

Dopo di me è intervenuto prima il collega di Lattarico,  De Gattis, (che ha confermato come di questa intenzione del Comune di Bisignano e della Regione non fossero stati avvisati i comuni immediatamente confinanti con Bisignano come Lattarico e Luzzi, ecc., sollevando tra l’altro dubbi anche circa l’impatto ambientale sia in termini di inquinamento che infrastrutturale viario);

poi 6 Consiglieri regionali, sia di minoranza che di maggioranza, i quali hanno condiviso le nostre perplessità circa le contraddizioni dell’operazione e dunque le sue reali finalità.  

Nello specifico l’on Damiano Guagliardi, ha definito questo impianto come ”liquido”, perchè è da 17 anni che gira per la provincia di Cosenza come un fantasma senza concretizzarsi mai, e questa la dice lunga sulla capacità della Regione di elaborare un adeguato piano regionale dei rifiuti, cercando di compromettere zone agricole e vicino a importanti fiumi, come la Media Valle del Crati. 
L’on. Mario Franchino ha invece annunciato l’avvio di una interrogazione consiliare specifica sul punto e ha messo in luce la non attendibilità della procedura politica e amministrativa in questione.
L’on. Giordano ha espresso le Sue perplessità  aggiungendo che si sta cercando di risolvere la questione rifiuti in Calabria come se si fosse ancora in regime giuridico di emergenza,  mentre il Commissariamento del settore regionale rifiuti è ormai finito e si dovrebbe passare ad una fase progettuale e concertata.

La Commissione si è conclusa con la necessità di un aggiornamento a data da destinarsi per poter ascoltare, oltre a Noi, anche coloro che stanno portando avanti questo procedimento, ossia: il dirigente Bruno Gualtieri, l’assessore Franco Pugliano e il Sindaco Umile Bisignano.
   
Soddisfatti per la presa di posizione della Commissione, abbiamo quindi lasciato Palazzo Campanella e la Città di Reggio Calabria. 

 

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