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L’Italia vive, come sappiamo, una generale recessione caratterizzata da decrescita e bassa produttività, necessità di contenimento della spesa pubblica, calo dei consumi e degli investimenti, stretta creditizia, livelli allarmanti di cessazione di imprese (mille al giorno) e conseguente perdita di posti di lavoro. Il sistema delle imprese italiane (si legge nel rapporto sull’economia calabrese 2012/2013 curato dall’economista Rosanna Nisticò per conto della Confindustria Calabria) ‘’… ha tenuto faticosamente solo grazie all’intraprendenza di imprenditori under 35, prevalentemente nel settore del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese ed alla persona…’’. Una congiuntura economica negativa che, nei Paesi dell’Unione Europea, fa conseguire al nostro Paese il peggiore risultato (-2,4%) dopo il Portogallo (-3,2%) e la Grecia (-6,4%). Chi conserva il lavoro vive comunque forti disagi sociali perché fiaccato sempre più dall’aumento della pressione fiscale e dalla stasi dei redditi.

Tale situazione è ancora più grave nelle regioni meridionali, e nella nostra regione Calabria in particolare dove, nell’ultimo anno, ‘’… sono scomparsi ben 31 mila posti di lavoro…’’ e ‘’.. dal 2009 ben 66 mila..’’, quasi il 10% di quelli persi in tutto il Paese (818 mila). ‘’… Il settore maggiormente colpito dalla crisi è quello industriale (costruzioni e manifattura). Solo l’agricoltura registra un inizio d’anno positivo in riferimento alle dinamiche occupazionali. La nostra Regione vede accentuarsi il dramma della disoccupazione e della precarietà lavorativa. Con un sistema non aperto ai mercati (0,1% totale delle esportazioni) ‘’… solo un giovane ogni quattro ha un lavoro e il tasso di disoccupazione ha raggiunto il valore percentuale del 24,5% contro il 12,7 della media del Paese. (ben 37% se si considera la disoccupazione giovanile tra i 18 e i 29 anni). Sono stati tagliati inoltre, in modo scriteriato, servizi sanitari (interi ospedali e reparti), servizi di trasporto pubblico (numerose corse di treni e autobus); irrisolta anzi accentuata l’emergenza regionale dei rifiuti, di cui migliaia di questi sono sparsi sulle strade e nelle nostre Città. 

Il lavoro è inoltre sempre più precario: gli interventi di cassa integrazione risultano ‘’…tre volte il livello di sette anni fa…’’ ed è aumentata l’occupazione a termine (part time e a tempo determinato, ‘’… 3 mila posti di lavoro a termine in più rispetto al 2011 (+3%) … ‘’). Un periodo molto difficile se si considera giustamente che (come detto da Sylos Labini): ‘’… Il vero dramma della disoccupazione è costituito dal fatto che si tratta di un problema che non è soltanto economico e di mancato impiego di risorse, ma è fonte di esclusione sociale, di dipendenza e ‘’mortificazione civile: genera frustrazione, sbandamento e a volte angoscia di vivere. Riduce la libertà delle scelte personali e collettive, attenua la percezione del senso del bene comune, riduce la sensibilità verso l’impegno civile, si pone come ostacolo alla formazione di classe dirigente e di accumulo di capitale sociale… ‘’. 

Nel Sud e in Calabria però si registrano anche dati confortanti e in controtendenza rispetto al passato storico. Si legge sempre nel Rapporto che ‘’… Il Mezzogiorno presenta un tasso di crescita delle imprese (0,5%) leggermente superiore a quello medio nazionale (0,3%)… ‘’ anche se più basso di quello dello scorso anno. ‘’… Si sono iscritte negli archivi delle camere di commercio 11.583 imprese in Calabria nel 2012, a fronte di 10438 cessazioni, poco più di 28 imprese in media ogni giorno.. ‘’. Un saldo quindi positivo (1.145) (anche se purtroppo inferiore a quello dell’anno precedente) che ci parla di un Sud vitale, che intraprende e prova a crescere e che, proprio in quanto territorio dalle infinite potenzialità di sviluppo, può rappresentare uno dei veri volani di crescita nazionale, se non addirittura il principale. E’ un momento dunque di grande crisi, ma anche di grandi opportunità di cambiamento.

C’è quindi da impegnarci per fermare la caduta, e sostenere la ripresa economica e sociale. Opponendoci contro le politiche di austerità imposteci dall’Eurozona e i tagli allo stato sociale. Anche perché studi economici dimostrano che ‘’… i tagli al welfare costituiscono un pericolo per lo sviluppo del sistema economico ed una minaccia di degenerazione delle crisi economiche in crisi sociali (Rossi, 2013; Muller, 2013)… ‘’. Per far questo è necessario mettere in atto nuove politiche industriali e nuove politiche sociali e ‘’…puntare sul circolo virtuoso: lavoro, welfare, istruzione, innovazione, competitività …” In modo tale che la crescita economica generi un progresso civile e sociale necessario a garantire i livelli essenziali di qualità della vita: la tutela della salute, dell’istruzione e il sostegno alle famiglie. Tali nuove politiche industriali e sociali devono mirare a valorizzare tutte le risorse disponibili (innanzitutto umane) della nostra Regione e creare quindi nuova occupazione e nuova produttività, anche attraverso un diverso livello di confronto con Roma e Bruxelles. Affinché questo possa accadere, la Calabria ha bisogno di un Partito Democratico consapevole, unito, forte, che si riproponga con determinazione quale anello di congiunzione tra la società calabrese e le Amministrazioni regionali, dello Stato e dell’Unione Europea.

pdcalabriamagorno

Ed è per questo che ho accettato con piacere la candidatura all’Assemblea regionale del Partito a sostegno della candidatura a Segretario regionale di Ernesto Magorno (in foto), espressione dell’Area Renzi in Calabria e politico di grande passione, competenza e coraggio.
Pur candidato in posizione non utile a essere eletto, chiedo quindi a tutti Voi amici di sostenere la mia candidatura ma soprattutto quella di Ernesto Magorno, votando la lista ‘’Ernesto Magorno unità e solidarietà’’!

scheda

Si può votare dalle ore 08.00 alle ore 20.00 domani (domenica 26 febbraio) nelle sezioni allestite in ogni Città. A Bisignano la sezione elettorale sarà nel circolo PD (Palazzo Gallo, difronte chiesa di San Giuseppe).
Non Vi deluderò. Grazie!

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