E’ un momento di difficoltà per il nostro Paese, e in particolare per il Sud che, come rivela la Svimez, sta pagando il prezzo più alto!
Il Pil Nazionale è calato in 5 anni di oltre il 7%: al Nord del 6%, al Sud del 10%! L’occupazione è calata di 530.000 posti di lavoro; di cui il 30% al Nord, e ben il 70% al Sud (che ha tra l‘altro il 37% della popolazione!)
E’ una recessione che dura da anni, acuita da politiche di tagli impulsivi che hanno peggiorato la situazione e causato:
– Un crescente disagio sociale
– Un aumento delle aree di povertà
– Un aumento della disoccupazione giovanile
– Una forte discriminazione femminile nel lavoro
– Una crescente desertificazione industriale
– Una vera e propria ‘’emergenza welfare’’.
In questo scenario non possiamo continuare a sognare una società più giusta e nel frattempo rassegnarci all’idea che la società reale sia governata da chi non crede nel progresso, ossia da chi concepisce l’organizzazione sociale ancora come verticale, dove gli ultimi debbono patire e i primi godere.
Dobbiamo diventare ovunque forza di governo, a partire dai comuni a finire in Europa, e trasformare questo momento di difficoltà in una grande opportunità di cambiamento!
Dobbiamo farci promotori di una ‘grande trasformazione’ dell’Italia, cominciando questa volta da sud, dalla Calabria, dalla provincia di Cosenza, dalle nostre città!
E’ una trasformazione che ci chiede la nostra gente e di cui dobbiamo farci carico, nella consapevolezza che questa colta il futuro dell’Italia si gioca nel Mezzogiorno, da noi!
Rendere più civile e produttivo il Sud è oggi un percorso obbligatorio per rilanciare l’economia e la società nazionale!
Il Mezzogiorno d’Italia è pronto a fare la sua parte per superare questo momento di difficoltà. Noi democratici e progressisti meridionali siamo pronti a guidare e governare questo processo di riscatto!
E’ un momento che aspettavamo da decenni! Poter essere utili, (di più) preziosi (di più) indispensabili al benessere e al progresso del popolo italiano è una cosa che ci carica di gioia, che ci onora, che ci ripaga (per certi versi) delle ingiustizie che abbiamo fin qui dovuto sopportare, dalla unificazione in poi, per aver assolto (come sappiamo) ad un ruolo passivo del sistema di produzione e ricchezza nazionale (donando forza lavoro e consumando merce prodotta nel resto del Paese).
Le province e le regioni del Sud sono quindi chiamate ad un ruolo di rinnovato protagonismo, e il Partito Democratico deve fare da regìa efficiente e coesa di questo protagonismo e di questa grande trasformazione.
Come ?
– Formulando nuove politiche sociali, per rilanciare sanità, istruzione, lavoro!
– Attraverso nuove politiche turistiche, agro-alimentari, e il rilancio dell’industria manifatturiera, che è la vera forza del nostro Paese.
– Spostando la tassazione sul consumo piuttosto che sulla produzione
– Promuovendo fiscalità di vantaggio
– Puntando alla Riqualificazione dei siti industriali dismessi
– Promuovendo una collaborazione intensa con le amministrazioni per far loro evitare il dissesto e il peggioramento dei servizi
– Favorendo la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
– Sostenendo una riqualificazione urbana, puntando a far diventare le nostre città delle green e smart city, città sostenibili ed intelligenti.
– Puntando sulle energie rinnovabili e la difesa del territorio
– Favorendo la cooperazione tra istituzioni sociali ed economiche dei territori, tra amministrazioni locali, e tra amministrazioni locali e amministrazioni centrali.
Insomma, una ‘elaborata strategia di sviluppo’!
Questa strategia di sviluppo, questo disegno complessivo di cui abbiamo bisogno per attuare questa grande trasformazione, noi qui presenti, caro Franco Laratta abbiamo deciso di affidarla a Te!
Il Pd Te lo deve! Guai infatti ad escluderTi da questo ruolo di responsabilità, come ha fatto con le parlamentarie!
Dimostreremmo che lavorare e impegnarsi come hai fatto egregiamente Tu (quando sei stato parlamentare) non serve o non è sufficiente a continuare ad avere ruoli di responsabilità!
Dimostreremmo a noi stessi, agli altri e a chi crede in noi che la politica non è una scienza ma piuttosto una grossolana astuzia!
E non ce lo possiamo permettere per il bene della nostra gente, per le sfide di cui ho detto!
Perciò continua con forza; per il bene del Partito Democratico (che è il partito che amiamo) e di noi tutti!
Noi ci siamo!
Auguri!
Cosenza, 21 ottobre 2013
Francesco Lo Giudice