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Intervista a cura del giornalista Massimo Maneggio.

1 – Il Consiglio di venerdì sarà decisivo per le sorti del paese?

Sarà decisivo perché, per la prima volta nella storia di Bisignano e per la prima volta a seguito di un’intimazione del Prefetto, la Maggioranza proporrà al Consiglio Comunale di approvare il pre-dissesto finanziario dell’Ente; l’unica via per rimettere in equilibrio e in ordine le finanze  del Comune, gestite in maniera irresponsabile in questi dieci anni di sindacatura di Umile Bisignano.

 2- Come lo sta preparando il Pd, Lo Giudice e il gruppo consiliare Alleanza Democratica?

 Stiamo cercando di far emergere che a fronte di un’enorme massa di debiti fatti in questi anni, circa 10 milioni di euro, non sono state create opere pubbliche come in passato, né migliorati i servizi, che si rivelano a tutt’oggi di pessima qualità e dannosi per i cittadini. Si pensi alle strade dissestate, all’acqua che ancora manca e spesso è torbida, alle fognature inesistenti o non collegate, a interi rioni al buio, all’inesistenza di un parcogiochi, alle opere pubbliche incompiute, alle strutture sportive fatiscenti, al centro storico abbandonato, ai cani randagi per strada, agli episodi di criminalità, eccetera. Nell’ultima legislatura, dal 2012 a oggi, abbiamo più volte suggerito di invertire la rotta, ma la Maggioranza non ha inteso ascoltare i nostri suggerimenti. Anzi, ha continuato a fare errori clamorosi.

3 – E’ un periodo abbastanza delicato per le vicende di cronaca, cosa può fare la politica nel concreto?

La nostra Città versa ormai da anni in un dissesto economico e sociale che sta compromettendo seriamente la qualità della vita dei bisignanesi. La politica, soprattutto quella di opposizione, deve organizzarsi per ridare alla Città una nuova Amministrazione, che sia composta da gente competente e determinata a risollevarne le sorti, puntando a valorizzarne le tante e preziose risorse che la caratterizzano.

4 – Perchè l’opposizione viene così criticata nell’opinione pubblica? Perchè la stessa non coinvolge maggiormente i bisignanesi con manifestazioni o altro in piazza?

Considerato il livello di degrado raggiunto e la mancanza del Co.Re.Co (che un tempo controllava la legittimità di tutti gli atti amministrativi prodotti dalle Amministrazioni Comunali) noi forze di Opposizione stiamo facendo un lavoro enorme e puntuale. Sempre presenti in Consiglio Comunale e nelle Commissioni, presenti sul territorio e promotrici di varie iniziative culturali sulle diverse questioni sociali. Siamo stati presenti su tutte le problematiche della Città, soprattutto quelle più importanti, come la vicenda dei rifiuti per strada e la questione della piattaforma tecnologica, il pignoramento dei conti correnti e la riscossione coatta dei tributi, il depuratore e il rischio di perdita dei posti di lavoro degli operai, la frana al Santuario e la valorizzazione di Sant’Umile, la chitarra donata a Frank Bisignano e il museo della liuteria, la gestione dei dipendenti comunali e la precarietà dei lavoratori socialmente utili, l’autonomia dell’Istituto scolastico superiore, eccetera. Battaglie politiche e consiliari, che hanno portato numerosi risultati. Non è un caso che le varie forze sociali della Città stiano ritrovando coraggio dopo anni di acquiescenza. I cittadini sono costantemente aggiornati di quello che avviene all’interno del Palazzo municipale e fuori, discute di questo e prende posizioni, anche grazie a quanto viene continuamente pubblicato e reso manifesto. Tutto questo è merito anche e soprattutto delle opposizioni consiliari e politiche, messe in atto in particolare dal Partito Democratico, che a oggi continua a essere l’unico partito attivo della Città.  Come suggeriva il Presidente statunitense Franklin D. Roosevelt, stiamo facendo quello che possiamo, con quello che abbiamo, nel posto in cui ci troviamo. Certamente possiamo fare di più e meglio, se riusciremo in futuro a essere più coordinati tra noi.  Le critiche all’opposizione sono dovute al fatto che, visto il livello mai raggiunto prima di degrado, non stiamo comunicando bene quello che facciamo più che altro in maniera costruttiva, e ci stiamo limitando all’uso di internet, dei social networks o dei giornali, a cui accede comunque ancora oggi solo una parte minoritaria dei cittadini. Motivo per cui il nostro lavoro di opposizione è più apprezzato all’esterno che all’interno della Città.
Infine, il periodo è difficile e sembra non terminare mai, ma questo ci sta consentendo di accumulare la consapevolezza necessaria a far risorgere la nostra Città e a poterla valorizzare in futuro come mai è stato fatto prima.

22 giugno 2016
Francesco Lo Giudice

 

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