Grazie all’amica Irene Garritano ho scoperto questa stupenda poesia dell’ex Sindaco Vincenzo Giglio dedicata alla Città di Bisignano, che riporto di seguito integralmente. La poesia è tratta dal libro dello stesso autore ” Oltre l’immensa barriera d’ombre”, Tipografia San Nicola, Cosenza, 1957.
BESIDIAE
Giace il mio paese, onusti di fasti,
a ridosso di un’ardua collina
dominante col sereno fascino
delle sue sette facce, e delle valli,
e allucinate rupi: immane Sfinge
a estrema sfida al tempo. Un infinito
arco di cielo, al sole all’amore ai nembi,
fulgido s’apre, e vi fan giostra i monti,
rincorrendosi, dalla Sila al mare.
Vestige immense di remoti tempi,
messi ondeggianti, ombrose querce e ulivi,
il murmure ininterrotto del Crati,
salutano con accorte voci
i Figli erranti, che di meta in meta,
di strada in strada, per lontane terre,
ricordano la casa abbandonata
e il focolare spento che li aspetta
per ridestarsi di giocondi canti
e fragorose gaie monachine.
Compiuto fatalmente il mio destino,
anch’io il giorno, stanco, tornerò
colle tristezze e l’ultime speranze,
di svolta in svolta, da scabrose vie
percorse in ansia trepida di sogni;
e nel tumulto delle cose vane
verso l’oblio che profondo attende,
antica madre, a te mi riconfondo.
molto bella non la conoscevo grazie Francesco